M. Sordi (Milano), L’ira di Atena. Terrorismo e oracolistica fra il 196 e il 191 a.C

1) Dopo la vittoria di Flaminino su Filippo V a Cinoscefale, i Romani concessero ai Beoti il ritorno di quei loro concittadini che avevano combattuto a fianco dei Macedoni e il koinon elesse Brachilla, il più noto di essi, beotarco; i filoromani beotici, che aspiravano all’elezione, lo fecero uccidere a tradimento e in Beozia scoppiò l’odio contro i Romani, che si manifestò con l’uccisione clandestina alla spicciolata dei soldati romani in libera uscita (Liv. 33,29,1 sgg.). Quando Flaminino scoperse i corpi degli uccisi in numero di circa 500, nella melma della palude Copaide, impose una multa ai Beoti, che si rifiutarono di pagarla. I Romani allora si prepararono a marciare contro Coronea e Acraifia, le due città presso le quali i delitti erano avvenuti, ma poi desistettero dalla guerra per intercessione degli Ateniesi e degli Achei.
2) Il ricordo delle vicende del 196, con l’assassinio di Brachilla e le stragi della Copaide, appare ben vivo in Beozia nel 192, alla vigilia della guerra siriaca, e i Beoti, pur non alleandosi formalmente con Antioco III, gli eressero una statua nel tempio di Atena Itonia a Coronea. Acilio Glabrione, dopo aver vinto il re alle Termopili, devastò il territorio del santuario di Atena Itonia a Coronea.
3) Si diffuse in questo periodo una serie di oracoli che minacciavano ai Romani l’ira di Atena e preannunciavano l’invasione dell’Italia e di Roma da parte di un re d’Asia: se ne fece portavoce, poco dopo il 188, Antistene di Rodi in un lungo frammento conservato da Flegone di Tralles (fr. 36 III nr. 257 Jacoby). Il motivo del re d’Asia che marcia contro l’Europa è molto antico e risale almeno alle guerre persiane; esso ricompare in chiave antiromana nei libri Sibillini: solo in quest’epoca però Atena è la protagonista della minaccia a Roma del re d’Asia. Atena Itonia e Tritonide è una delle manifestazioni di Atena Iliaca e del Palladio. È in questo periodo che Roma rivendica il possesso del Palladio.
4) La ripresa da parte di Virgilio dell’Atena nemica: il Palladio e la Madre Idea.