Convegno 2003: Dall'Adriatico al Danubio

La mostra «L'Antichità ritrovata: Istria e Dalmazia nei resoconti di viaggio di Jacob Spon e Luigi Ferdinando Marsili»




In occasione del convegno internazionale presso il Castello Canussio sarà allestita la mostra L'Antichità ritrovata: Istria e Dalmazia nei resoconti di viaggio di Jacob Spon e Luigi Ferdinando Marsili, a cura di Pierluigi Bianchig, Stefano Magnani, Ludovico Rebaudo e Gaia Venturini (Università degli Studi di Udine).

Presentazione

Nella seconda metà del '600, a distanza di pochi anni l'uno dall'altro, due viaggiatori d'eccezione, Jacob Spon (1675) e Luigi Ferdinando Marsili (1679), percorsero le coste dell'Istria e della Dalmazia al seguito del bailo (ambasciatore) di Venezia diretto a Costantinopoli, avendo così occasione di visitarne i principali centri, di osservarne e descriverne i monumenti e i documenti antichi.

Per entrambi il tragitto lungo le coste dalmate è solo una parte del più lungo viaggio fino a Costantinopoli, ma nel percorso assai diverso delle loro vite offre la possibilità di soddisfare la curiosità per l'antico che li caratterizza.

Jacob Spon, giovane medico di Lione ben noto negli ambienti eruditi di Francia, dopo avere effettuato un soggiorno a Roma era diretto in Grecia, a Costantinopoli e in Asia minore, al preciso scopo di vedere, studiare e recuperare alla cultura occidentale le vestigia del proprio passato. Non a caso egli fu il primo a introdurre il termine «archeologia» nel suo significato moderno. Tra le altre cose, egli si sofferma a Trau per verificare personalmente l'autenticità di un manoscritto straordinario che vi è stato rinvenuto una ventina di anni prima, il Codex Traguriensis contenente la Cena Trimalchionis di Petronio.

Del viaggio egli redasse un ampio resoconto in tre volumi, di cui il terzo costituito da una raccolta di documenti e iscrizioni, che fu pubblicato a Lione nel 1678 (Voyage d'Italie, de Dalmatie, de Grece et du Levant) ed ebbe enorme fortuna presso i contemporanei.

Il conte bolognese Luigi Ferdinando Marsili si trovò invece coinvolto quasi per caso nel viaggio a Costantinopoli, durante il quale emersero alcuni dei temi e degli interessi che in seguito avrebbe coltivato nel corso della sua carriera di ufficiale nell'esercito di Leopoldo I d'Asburgo: la ricognizione geografica, le osservazioni naturali, lo studio degli usi e dei costumi dei popoli, l'annotazione delle tracce di Roma.

Il suo resoconto di viaggio rimase inedito (il manoscritto è tuttora conservato presso la Biblioteca Universitaria di Bologna), anche se le esperienze acquisite contribuirono alla redazione di alcune mappe corografiche (Croazia, Bosnia) o topografiche (Spalato, Zara), ed influirono profondamente sulla successiva ventennale esperienza nell'entroterra illirico. Il frutto finale dei viaggi, delle ricognizioni e delle ricerche compiute nei Balcani è costituito dal Danubius Pannonico-Mysicus, opera stampata nel 1726, ad Amsterdam, in sei volumi, di cui il secondo è interamente dedicato alle antichità romane.

Attraverso le opere di questi due studiosi avvenne il primo coerente tentativo di recupero delle antichità romane nelle terre di Dalmazia. Ampiamente utilizzati ed imitati dagli studiosi che in seguito si interessarono all'area illirica, gli scritti di Spon e di Marsili mantengono ancora oggi un rilevante interesse. Oltre al contributo offerto alla ricerca di un metodo coerente d'indagine, entrambe le relazioni di viaggio, ricche di descrizioni e di illustrazioni, conservano infatti numerose testimonianze spesso insostituibili riguardanti realtà e monumenti successivamente scomparsi.




Organizzazione del percorso

Il percorso espositivo è realizzato con l'ausilio di 8 poster, nei quali testi e immagini contribuiscono alla presentazione di alcuni temi ed aspetti specifici dei viaggi e delle attività di Jacob Spon e Luigi Ferdinando Marsili.

Pannello 1:
Viaggiatori in Istria e Dalmazia fino a Spon e Marsili, a cura di L. Rebaudo.
Si tratta di una panoramica generale sui resoconti dei viaggiatori che visitarono le coste della Dalmazia a partire dal XIII secolo fino a Spon e Marsili.
Pannello 2:
L'itinerario di Jacob Spon, a cura di G. Venturini.
Sulla base di una delle carte corografiche del regno di Croazia realizzate dal Marsili viene individuato il tragitto del viaggio di J. Spon e ne sono descritte le principali tappe.
Pannello 3:
L'itinerario di Luigi Ferdinando Marsili, a cura di P. Banchig.
Anche in questo caso, si presenta il percorso marsiliano tappa per tappa lungo le coste di Istria e Dalmazia.
Pannello 4:
I monumenti, a cura di G. Venturini.
Vengono illustrati attraverso i disegni di J. Spon alcuni dei monumenti più significativi da lui individuati.
Pannello 5:
I monumenti, a cura di P. Banchig.
Questo pannello si collega strettamente al precedente utilizzando però la documentazione marsiliana.
Pannello 6:
Le iscrizioni, a cura di S. Magnani.
Vengono presentate alcune delle più significative iscrizioni della Dalmazia fra quelle raccolte e commentate da Spon nel terzo volume del Voyage e quelle riprodotte dal Marsili nel quaderno di viaggio.
Pannello 7:
Dell'utilità del viaggio antiquario fino al XVII secolo, a cura di L. Rebaudo.
I viaggi di Spon e Marsili vengono analizzati alla luce del più ampio fenomeno dello sviluppo dell'interesse per l'antichità nel corso del '600.
Pannello 8:
La testimonianza degli antiquari e la storiografia moderna, a cura di S. Magnani.
Si indaga la fortuna delle opere di questi autori presso i posteri e la loro influenza sulla moderna ricerca storica ed archeologica.